Vigneti e grano, cereali e frutteti: un anno di duro lavoro da buttare dopo la grandine che, nella notte, ha letteralmente bombardato le province di Ascoli e Fermo. Nei campi una situazione disastrosa che si è lasciato dietro il fronte di maltempo che ha colpito il confine tra le due province lungo il fiume Aso. I danni maggiori nei comuni di Santa Vittoria in Matenano, Force, Montelparo, Rotella, Montedinove e parte di Montalto Marche. Danni ingenti anche a Montegiorgio dove la grandine è caduta attorno all’una di notte per 20 minuti abbondanti con chicchi grandi come noci. A farne le spese sono state vigne e cereali, per non parlare della frutta proprio agli inizi della raccolta e del boom di consumi della bella stagione. “Nella notte – racconta Paolo Antoniozzi, membro del direttivo Coldiretti Ascoli Fermo – oltre alla grandine è piovuto tanto e questo a messo in crisi anche l’assetto idrogeologico del territorio. Questa mattina ho fatto un giro per verificare i terreni e a Montegiorgio ho trovato il disastro”. Per liberare le strade dalla grandine è stato necessario l’intervento degli spazzaneve. La pioggia abbondante è arrivata sulle coltivazioni in fase già avanzata a causa del clima mite e dopo una siccità che tra Ascoli e Fermo ha registrato, secondo un’elaborazione della Coldiretti interprovinciale su dati Assam, cali di circa il 15% nelle precipitazioni nei primi mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “La situazione è gravissima – dicono Armando Marconi e Alessandro Visotti, presidente e direttore di Coldiretti Ascoli Fermo – e ci aspettiamo dalle Istituzioni attenzione e sensibilità perché, con il 100% dei danni in alcune zone, non è da escludere lo stato di calamità. È l’ennesima mazzata su un territorio che da quattro anni a questa parte subisce di tutto”. Gli uffici di zona sono in piena attività e stanno raccogliendo tutte le segnalazioni di danni da parte di agricoltori davvero esasperati.
20 Maggio 2020
La grandine come una guerra: “Situazione gravissima nelle province di Fermo e Ascoli Piceno”