Nelle Marche si stima tra i 50mila e i 70mila ettari di terreno gestiti da Comunanze. Parliamo di oltre il 10% della superficie agricola regionale ma la un censimento vero e proprio di territori e realtà a cui ricondurre questi terreni non è mai stato fatto. Coldiretti e Federforeste stimano oltre 500 realtà regionali e si sono dette disponibili a dare una mano alla Regione Marche nel recepire la normativa nazionale emanata nel 2017 (la legge 168 sui Domini Collettivi). L’istituto della Comunanza agraria ha origini antichissime che risalgono all’Alto Medioevo. Si tratta di una proprietà collettiva formata da abitanti di una determinata zona che gestiscono porzioni di territorio.
Spesso sono i residenti di una determinata frazione. Oppure sono i discendenti delle famiglie che diedero origine al primo nucleo. Come ribadito dalla nuova normativa sono soggetto comunque autonomi che non perseguono il lucro ma la valorizzazione del territorio e la tutela dei diritti degli utenti. Ci sono comunanze che gestiscono boschi curandoli, garantendo una sostenibilità oppure chi amministra il territorio affittandolo a pastori e aziende agricole. Proprio la gestione dei pascoli e la valorizzazione delle imprese zootecniche nei territori montani è stata argomento di un incontro organizzato nei giorni scorsi da Coldiretti Ascoli Fermo al quale hanno partecipato anche Andrea Montresor (Federforeste) e Osvaldo Lucciarini, avvocato e consulente giuridico di Federforeste.
Un confronto che è servito per confrontarsi, approfondire i criteri di assegnazione delle terre alle imprese e ragionare su come mettere in campo le giuste sinergie e per ragionare insieme sulle prospettive future del settore. I referenti di Federforeste, insieme al neo segretario di zona di Ascoli Piceno, Luca Pulcini, al vicepresidente di Coldiretti Ascoli Fermo, Biagio Camacci, e al direttore Alessandro Visotti, hanno espresso la più totale disponibilità per far incontrare le esigenze di tutti gli attori in campo: dagli aventi diritto delle comunanze agli imprenditori agricoli (tra i quali ci sono tanti giovani) che stanno investendo nel territorio montano. “Noi – spiegano da Coldiretti Ascoli Fermo e Federforeste – siamo disponibili a promuovere e sostenere tavoli di confronto tra Comunanze e aziende agricole per far stringere loro una collaborazione sempre più costruttiva al raggiungimento dei rispettivi risultati. Siamo anche pronti a dare una mano alla Regione per recepire le norme nazionali che inquadrano le Comunanze ma prima di tutto occorre dotarsi di un censimento regionale sui domini collettivi per poi tarare al meglio i successivi interventi”.