16 Dicembre 2011
COLDIRETTI MARCHE, DA MANOVRA IMPATTO PESANTE SU TERRENI E STALLE

La manovra avrà un impatto pesante su terreni agricoli e fabbricati rurale, dalle stalle ai capannoni, andando a tassare quelli che sono, di fatto, mezzi di produzione. E’ l’analisi della Coldiretti Marche sugli effetti del decreto Salva Italia per le imprese agricole. “Per senso di responsabilità abbiamo scelto di non manifestare in piazza – spiega il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi – ma la manovra riserva una serie di  iniquità al settore primario. Il bene terra, se utilizzato come fattore della produzione in un’impresa agricola, deve avere un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a fondi agricoli speculativi o per fini hobbistici”. Vediamo alcuni esempi dell’impatto dell’Imu sulle aziende agricole, a cura dell’Ufficio Fiscale Coldiretti. Per una stalla di 480 mq, con rendita di euro 3.800, si pagheranno ex novo 479 euro. Un terreno agricolo con rendita catastale pari a 1.000 euro comportava sino ieri una tassa di 1.009 euro. Con l’Imu l’imposta sarà di 1.140 euro, 131 euro in più. Una casa di abitazione principale “rurale” con rendita catastale di euro 680 porterà, infine, una tassa di 456,96 euro, a cui vanno sottratti i 200 euro di riduzione per le abitazioni principali, per un esborso di 256,96 euro. Altra nota dolente, secondo Coldiretti, è l’esclusione delle imprese agricole dalle misure di sostegno alle Piccole e media imprese, mentre verranno rideterminate le aliquote contributive di coltivatori diretti, mezzadri e coloni, con ulteriori oneri. “Nessuno come noi agricoltori sa bene cosa siano i sacrifici e come il contributo al bene del Paese rappresenti un dovere per tutti – sottolinea Luzi -. Noi non ci tiriamo indietro, ma equità e misure per la crescita devono riguardare anche il nostro settore, e queste misure nella manovra ancora non ci sono”.

Mercato di Campagna Amica

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